La Fondazione
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La Fondazione Palazzo Coronini Cronberg onlus è un ente morale di natura privata sorto nel 1990 per disposizione testamentaria del conte Guglielmo Coronini Cronberg con lo scopo di rendere accessibile a tutti il suo immenso patrimonio, a cominciare dal Palazzo di famiglia trasformato in un museo aperto al pubblico.

L’amministrazione della Fondazione Palazzo Coronini Cronberg onlus è affidata ad un organo collegiale, denominato Curatorio. Secondo quanto indicato nel testamento del conte ne fanno parte di diritto il Sindaco di Gorizia (in qualità di presidente pro tempore), il Soprintendente belle arti e paessaggio del Friuli Venezia Giulia, l’Assessore regionale all’Istruzione e Cultura, il Direttore della Biblioteca Statale Isontina, il Direttore dei Musei Provinciali di Gorizia, per il tempo del loro ufficio; ad essi si aggiungono due componenti effettivi e due supplenti, scelti fra le persone residenti nel comune di Gorizia, di riconosciuta preparazione e competenza nel campo storico artistico.

Dopo che, a partire dal 1991, la Soprintendenza per i BAAPSAD del Friuli Venezia Giulia aveva provveduto alla completa catalogazione delle collezioni storico-artistiche, nel 2001, grazie a un finanziamento concesso dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, hanno preso il via a imponenti lavori di restauro  che hanno coinvolto l’intero complesso e che, a partire dal giugno 2006, hanno consentito la regolare apertura al pubblico del Palazzo e l’utilizzo delle annesse strutture con Sala esposizioni e Sala conferenze.

Scopo della Fondazione è conservare, valorizzare e rendere fruibili al pubblico le collezioni d’arte della famiglia Coronini, attraverso l’apertura al pubblico del Palazzo e del parco circostante, ma anche attraverso pubblicazioni, mostre e conferenze, mettendo a disposizione spazi e strutture per eventi e manifestazioni. Ultima dimora del re di Francia Carlo X di Borbone, il Palazzo Coronini racchiude nella sua storia e nelle sue collezioni l’essenza stessa dello spirito mitteleuropeo che contraddistingue il territorio goriziano, configurandosi come uno dei siti storico-artistici più importanti della Regione.