Dipingere in piccolo
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Dipingere in piccolo

Miniature e silhouette dalle collezioni Coronini Cromberg
Scuderia di Palazzo Coronini Cromberg 26 novembre 2010 - 27 febbraio 2011

La mostra, in cui viene esposta per la prima volta l’intera collezione di miniature e silhouette di proprietà della Fondazione Coronini Cronberg, si propone di introdurre il visitatore alla scoperta di due generi artistici poco conosciuti ma estremamente affascinanti.

Attraverso trentacinque opere, comprese in un arco cronologico che va dal XVII al XX secolo e riferibili ad artisti francesi, italiani, russi, austriaci e indiani, il percorso espositivo si propone anzitutto di illustrare l’origine e la storia della pittura in miniatura. Nata come decorazione dei manoscritti in pergamena di epoca medievale, divenuta arte indipendente a partire dal XVI secolo, la miniatura si sviluppò nel corso dei secoli attraverso l’uso di diversi materiali e di diverse tecniche pittoriche: dall’olio su rame, allo smalto all’acquerello su avorio.

Pur comprendendo anche paesaggi, scene religiose e mitologiche, la pittura in miniatura si espresse soprattutto nel ritratto, svolgendo tra il XVII e il XIX secolo un ruolo politico, affettivo e sentimentale assai significativo. Da un lato, infatti, vi erano le effigi dei sovrani che, inserite in preziose montature, fungevano da doni diplomatici e di rappresentanza, dall’altro le immagini legate agli affetti familiari, destinate a viaggiare con il loro proprietario per mantenere vivo il ricordo delle persone lontane o scomparse, una funzione che conservarono fino all’avvento della fotografia e che risulta ampiamente documentata dai ritratti in miniatura della famiglia Coronini.

Le miniature erano inoltre impiegate come decorazioni per impreziosire scatole, tabacchiere e gioielli, come oggetti devozionali, ma anche come repliche “in piccolo” di dipinti famosi, destinate ad arricchire le raccolte e gli studioli di raffinati collezionisti.

Accomunata alle miniature dalle ridotte dimensioni e dalla predilezione per il ritratto, trova posto nell’esposizione anche la piccola raccolta di silhouette, immagini di carta nera ritagliata che furono molto in voga tra il XVIII e il XIX secolo e che devono il loro nome a Etienne de Silhouette, ministro delle finanze di Luigi XV, noto per l’esagerata parsimonia delle sue severe misure economiche.