La schiavitù dell’etichetta: quando i sovrani mangiavano in pubblico
La schiavitù dell’etichetta: quando i sovrani mangiavano in pubblico

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17 maggio 2016

La schiavitù dell’etichetta: quando i sovrani mangiavano in pubblico

Anche quest’anno la Fondazione Palazzo Coronini Cronberg è presente alla manifestazione èStoria 2016 con un incontro legato alla mostra “A tavola con i conti coronini. Le forme e i rituali dei pasti dal Settecento al Novecento”. Venerdì 20 maggio alle ore 17.00 presso la Sala Dora Bassi in via Garibaldi 7, i curatori della mostra Cristian Bragaglia e Luca Geroni parleranno insieme a Ivan Portelli de “La schiavitù dell’etichetta: quando i sovrani mangiavano in pubblico”.
Fin dal XVI secolo presso tutte le principali corti europee, in virtù di un rigido cerimoniale derivato da quello bizantino, vigeva per i sovrani l’obbligo di mangiare in pubblico almeno una volta al giorno o alcune volte alla settimana. Si trattava di pasti solenni, regolamentati da una rigorosa etichetta, nei quali i rituali e l’esibizione di ricchezza e potere contavano assai più del cibo e della convivialità.


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