Armi
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Armi

Pur non costituendo una collezione vera e propria, i 34 esemplari che fanno parte del ricco patrimonio lasciato dal conte Guglielmo Coronini Cronberg e che comprendono armi bianche, da fuoco e in asta, costituiscono un insieme di indubbio interesse. Accanto a pezzi che si configurano come veri e propri cimeli di famiglia, per il fatto di essere appartenuti agli stessi Coronini o a parenti che furono al servizio dell’impero asburgico, si trovano infatti numerosi esemplari di origine esotica: armi giapponesi e islamiche, ma anche uno scudo indiano e un curioso pugnale africano, decorato con conchiglie.
La grande varietà della raccolta è testimoniata inoltre dalla serie di partigiane cinquecentesche e dalle pregevoli armi da fuoco, tra cui spiccano la pistola secentesca del noto armaiolo bresciano Lazarino Cominazzo, un curioso fucile a vento e, soprattutto, il raro prototipo di fucile a tredici canne, progettato e brevettato nel 1882 da Arturo Coronini Cronberg.

  • Pistola a fucile, manifattura bresciana con canna gardonese, ultimo quarto XVII secolo, legno di noce, acciaio, inv. 110
  • Arturo Coronini, Fucile da caccia a tredici canne, Vienna, 1870 circa, legno, acciaio, cuoio, inv. 392
  • Coltello con fodero, Sudan meridionale, XIX secolo-inizio XX secolo, acciaio inciso e parzialmente dorato, cypraeae, fibra vegetale
  • Tantō in montatura dashizame aikuchi con fodero, Giappone, prima metà XIX secolo, acciaio, ferro, legno, corno, rame, pelle di razza, oro, inv. 2595
  • Yatagan-coltellaccio con fodero ), lama: Austria 1711-1718 circa; fornimento: Impero ottomano, inizio XVIII secolo, acciao osso, legno pelle, rame, ottone, inv. 2601
  • Spadino da funzionario della corte imperiale, con fodero, Austria, ultimo quarto XIX secolo, acciaio, ottone, pelle ottone, inv. 2661
  • Partigiana, Italia Settentrionale, XVI secolo, acciaio, inv. 3011/2