Statuto
Statuto

Statuto

Il patrimonio storico artistico riunito nei secoli dalla mia Famiglia, completato e ricostituito a mia cura, non deve essere disperso ma servire al pubblico godimento ed all’educazione culturale della collettività”.
Così inizia il testamento olografo di Guglielmo Coronini, stilato l’8 dicembre 1967 e così continua: “Il palazzo Coronini Cronberg con l’annessa Cappella gentilizia (…) con tutto l’arredamento, mobili, quadri, sculture, archivio, biblioteca e collezioni varie di mia proprietà (…) insieme al parco (…) costituiranno un complesso museale intangibile e inalterabile, accessibile al pubblico a perpetuo ricordo della mia Famiglia e ad ornamento e attrattiva della mia città”.

Il testamento del conte Coronini, pubblicato sulla stampa locale il 17 ottobre 1990, è un documento di estremo interesse; nei dieci fogli manoscritti, comprendenti dodici articoli siglati con numeri romani, emerge l’idea – condivisa anche dalla sorella Nicoletta – di creare una Fondazione a gestione privata, destinata ad amministrare le proprietà di famiglia e a trasformarla in patrimonio per la sua città.

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Il documento, divenuto Statuto della Fondazione Coronini, regola sia la parte amministrativa e contabile sia quella prettamente museale. In esso è espressa con chiarezza la volontà di conservare il carattere attuale di grande “dimora gentilizia nella sua viva unità di architettura, arredamento e parco, mantenendo inalterati i complessi ambientali”.

Nulla è sottovalutato o lasciato al caso; le destinazioni d’uso del palazzo e del parco sono estremamente precise, così come le modalità di conservazione e di esposizione delle collezioni. In particolare, la biblioteca è consultabile liberamente mentre le collezioni numismatiche e grafiche così come “il materiale archivistico, i manoscritti e libri rari, saranno esibiti in consultazione vigilata soltanto a studiosi di riconosciuta serietà (…). La concessione temporanea di opere d’arte a esposizioni nazionali o estere sarà limitata a manifestazioni di particolare rilievo culturale, che offrano tutte le garanzie per l’incolumità delle opere richieste”.

La stessa amministrazione finanziaria e la gestione degli immobili, sono finalizzate alla salvaguardia del palazzo e dei suoi beni, alla corretta gestione museale, alla conservazione e integrazione organica delle collezioni “con precedenza al completamento e aggiornamento delle raccolte bibliografiche, archivistiche e numismatiche di interesse locale e regionale”.
Lo statuto, approvato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, che ha riconosciuto la personalità giuridica di diritto privato della Fondazione Palazzo Coronini Cronberg, è stato successivamente modificato con decreto n. 0246/Pres. di data 27 luglio 2005, in forza del quale la Fondazione ha assunto la qualifica di “organizzazione non lucrativa di utilità sociale” (onlus), e ancora con decreto n. 0172/Pres. di data 22 luglio 2010. Queste ultime modifiche, deliberate dal Curatorio, sono dirette, in primo luogo, a porre rimedio ad alcuni refusi ed omissioni rilevati nel testo originario dello statuto, in secondo luogo, a garantire alla Fondazione una più efficace attività amministrativa.