“Delle mie gioie ed oggetti d’oro…”
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“Delle mie gioie ed oggetti d’oro…”

Le mode e gli affetti nei gioielli dei conto Coronini Cromberg di Gorizia
Scuderie di Palazzo Coronini Cromberg 22 aprile 2012 - 02 settembre 2012

Attraverso una selezione di oltre cento pezzi, scelti tra quelli più strettamente legati alla famiglia dei conti Coronini e individuati grazie alla informazioni fornite dalle ventilazioni ereditarie, dagli elenchi manoscritti e dalle iscrizioni che decorano i monili stessi, la mostra si propone di cogliere il gusto di un’epoca, ma soprattutto il modo in cui la nobiltà goriziana dell’Ottocento seppe recepire le mode, le tendenze e le convenzioni sociali che, tra il XIX e l’inizio del XX secolo, condizionarono profondamente la produzione, le forme e l’uso dei gioielli.

Accanto ad alcuni pezzi di grande pregio, esempi dell’alta gioielleria in cui dominava incontrastato lo sfavillio dei diamanti, destinata ad essere esibita ai balli e alle serate eleganti, tra le “gioie” della famiglia Coronini si trovano anche numerose testimonianze di quella che viene definita gioielleria borghese: ornamenti meno suntuosi e costosi ma, proprio per questo, spesso particolarmente originali e sensibili al rapido mutamento delle mode e del gusto. Perle, ametiste, onici, turchesi e altre pietre semipreziose sono i materiali che decorano questi gioielli le cui forme seguono le tendenze più in voga, come quella del revival archeologico ispirato ai monili etruschi ed egizi, oppure, divenendo pegni d’amore, d’amicizia o legandosi al ricordo di una persona cara scomparsa, si caricano di particolari significati simbolici, rientrando nell’affascinante sfera del gioiello commemorativo o gioiello sentimentale. Non mancano inoltre gioielli realizzati con materiali insoliti come tartaruga o giaietto, molto amati nell’Ottocento perché si adattavano anche alle severe restrizioni che regolavano l’abbigliamento nei lunghi periodi prescritti per il lutto.

Allo stesso tempo risulta evidente che, all’interno della famiglia Coronini, la predilezione per gli oggetti preziosi non riguardava solo l’universo femminile. Catene da orologio appesantite da ciondoli, anelli, gemelli, bottoni da sparato e spilloni da cravatta, arricchiti da gemme preziose o connotati da forme fantasiose, confermano come anche i conti Coronini prestassero attenzione a quei piccoli, ricercati dettagli che spesso costituivano per l’abbigliamento maschile, solitamente piuttosto sobrio e monotono, le uniche concessioni al mutare della moda e del gusto.